martedì 12 novembre 2013

Welcome to Blenniville!!!!!

Se c'è un pesce che nel Light Rock Fishing adoro pescare è la Bavosa.
Sono pesci molto furbi, attaccano le esche in velocità, e seppur non arrivino a taglie importanti oppongono una discreta difesa, rapportata all'esiguità della nostra attrezzatura.


Le possiamo trovare in tutti gli ambienti tipici del Light Rock Fishing, dai porti, canali, scogliere, pozze di marea, e soprattutto nel periodo tardo primaverile, estivo e autunnale, si raggruppano in buon numero.
Nelle mie zone di pesca, cioè l'Adriatico romagnolo, d'estate rappresentano probabilmente l'unico pesce insidiabile, poichè il caldo e la grossa affluenza turistica, tendono a"spaventare" gli altri pesci (vedi Ghiozzi).


Principalmente trovo nei miei soliti spot tre specie di questi esserini, che sono la Bavosa Pavone (Salaria pavo)


La più comune Bavosa sanguigna (Parablennius sanguinolentus)


E la più rara, ma per me più affascinante, Bavosa gattoruggine (Parablennius gattoruggine)


Nella maggior parte dei casi, la presenza delle Bavose (qualora non le vediamo in acqua bassa) ci viene data dalla marea di esche tagliate, soprattutto nella zona terminale.
La Bavosa tendenzialmente è sia curiosa che timida, ma quando vince la timidezza parte decisa sull'esca, si ferma a pochi centimetri dalla stessa e quando si decide la morde e la porta verso la tana.
In questi casi o ferriamo e ci ritroviamo l'esca mutilata, oppure se tentenniamo ci ritroveremo inesorabilmente incagliati.
E' il bello e il brutto di questo pesce, ed è anche il motivo per cui quando le trovo rimango per tantissimo tempo a cercare di prenderle.
Ho letto di fantomatici esperti che consigliavano addirittura di pescarle con l'amo pinzato in testa all'esca.
Un ottimo modo per buttare via esche su esche sicuramente!!!!
Io ovviamente non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno, ma visto che prima di parlare mi piace sperimentare e provare personalmente quello su cui credo, vi racconterò la mia esperienza con le Bavose e il modi in cui io le ho prese e le prendo durante le mie sessioni di Light Rock Fishing.
Oltre alla classica Jighead, un innesco che pratico al 99% dei casi su questi pesci è lo split shot, con l'esca innescata fin sul filo, lasciando una piccola porzione libera, in modo da fare un richiamo.
In questi casi utilizzo principalmente vermi lunghi, e un'esca su tutte mi ha permesso di fare varie catture, il Tiemco Quarter Moon Pintail Rig 2"

E' un'esca che nasce per un impiego Aji Game, quindi pesca a mezz'acqua, ma che grazie al suo codino molto mobile, riesce a irritare a tal punto le bavose che non lo mollano, o comunque anche in caso di slamata tornano subito a morderlo.


In generale comunque l'attrezzatura per praticare una pesca alla Bavosa non si discosta molto da quella classica, dobbiamo comunque a parer mio avere un ottimo controllo di tutto, dalla sensibilità sull'esca alla giusta prontezza durante la mangiata e relativa ferrata, e soprattutto un buon filo che non si deteriori troppo durante l'azione di pesca, poichè in molto casi andremo letteralmente a stanare la Bavosa dalla sua tana, e la stessa non è di solito molto d'accordo!!!
Quindi io consiglio un buon fluorocarbon, di diametro compreso fra le 3 lbs e le 4 lbs, io utilizzo ormai da due stagioni il Black Flagg TOW Fnss Fluorocarbon da 3 lbs, come terminale alla treccia di YGK G-Soul PE 5 Color da 5 lbs.


Altra esca che ha dato ottimi risultati con le Bavose, è stato il Reins Microtube.
Il tube in generale è un'esca molto sottovalutata ma con un altissimo potere catturante.
E' una perfetta copia sia di un piccolissimo cefalopode, che di un gamberetto.
Ma la grande efficacia del Reins Microtube. parte proprio dall'ingresso in acqua, dove si comporta proprio come i classici Tube da Bassfishing, ossia con una caduta a spirale. Appena arrivato sul fondo possiamo lasciarlo fermo (è galleggiante) e se teniamo il pallino spaccato più lontano dall'amo possiamo ottenere un effetto "Stand up" lasciando che sia la corrente a far vibrare il gonnellino dell'esca.
Oppure possiamo farlo saltellare sul posto (in questo caso una canna Solid tip come la Reins Aji Ringer Z, ci permettono di muovere l'esca tenendola più tempo sulla tana, grazie appunto all'azione della cima in fibra di vetro).


Il fatto poi che il tube sia cavo dentro, ci rende agevole l'innesco, dove possiamo far scivolare l'amo più vicino ai tentacoli possibile, di modo che non appena la Bavosa chiuda la bocca e parta in direzione della tana possiamo ferrare e avere più chanche si strike.


Se comunque non abbiamo a disposizione queste esche sopra citate, possiamo ovviare con un'operazione chirurgica molto semplice.
Io la metto in pratica utilizzando il Reins Aji Ringer Shad, che grazie al movimento frenetico della codina, è un'altra di quelle esche che infastidiscono molto le Bavose.
Taglio con le forbici un pò della testa dell'esca e innesco il tutto, sempre a split shot, lasciando libera solo la parte finale dove la codina a paddle si innesta sul corpo dell'esca.
Quando vediamo il pesce muoviamoglielo a saliscendo davanti la tana, a volte facendola quasi uscire dall'acqua e vedrete che la Bavosa alla terza discesa attaccherà in modo molto arrogante!!!!


Ultima tecnica solo in ordine cronologico, ma non meno efficace delle altre, me l'ha insegnata l'amico Tommaso Bargellini, grande pescatore coi casting jig.
Quando vediamo una buona concentrazione di Bavose, tiro fuori un piccolo Reins Palputin da 2 gr. scegliendo il colore che più riflette la luce del sole, e comincio a muoverlo freneticamente davanti le tane.
Le bavose diventano matte e in gruppo accerchiano il piccolo metal jig. In questo caso non bisogna perdere la concentrazione, e soprattutto non bisogna farsi prendere dall'entusiasmo cercando di agganciarle da fuori, un modo molto poco etico e antisportivo.
Ma anzi bisogna cercare di capire il momento giusto per ferrarle


E poi ultima cosa, non è detto che mangino solo di giorno, come dicono in tanti.......


Quindi detto questo, spero almeno di avervi messo in buona luce questi pesciolini diaboloci, così chissà che durante le prossime pescate non li vediate con un occhio diversi, e magari gli dedichiate qualche minuto in più!!!!


PS: tenetele lontane dalla pellicina fra le dita, sono molto abili a cercare di morderla e al 90% dei casi ce la fanno!!!!!


Stay tuned!!!!!
Andrea Fusignani