sabato 11 febbraio 2012

Trote a microjig

Il binomio Trota e Microjigs non è ancora molto comune nel panorama dello spinning in laghetto in Italia, anche se chi usa queste piccole esche (nate per la pesca del Black bass) appunto nella pesca della trota, mi confermerà la loro efficacia.

Panoramica di alcuni dei migliori microjigs presenti sul mercato


La mia esperienza con questo genere di esche, nasce qualche anno fa, quando durante il periodo invernale frequentavo con regolarità il Comprensorio Parcolaghi, e in determinate giornate le trote sembravano disinteressarsi completamente a qualsiasi tipo di esca. Erano sospese a mezz'acqua e neanche il classico innesco Wacky Rig riusciva a catturare il loro interesse.
Vedendo però che in quei frangenti i pescatori a mosca catturavano qualche trota, decisi di mettere nel marsupio alcuni microjigs che usavo con successo nella pesca del Black bass e tentare.
Ebbene alla prima occasione "giusta" ribaltai completamente una pescata che sembrava volgere in peggio.

Una piccola Trota iridea ingannata da un microjig Tiemco

Il microjig fondamentalmente è una piccola testa piombata, che può essere di piombo o tungsteno, arricchita da un gonnellino in materiale plastico (silicone o gomma) e che può presentare un piccolo ciuffo antialga

Keitech Guard Spin Jig


oppure esserne sprovvisto
Damiki Tiny Jig

I pesi in cui lo andremo a scegliere si aggireranno tra 1/20 di oz fino a 3/16 oz, quindi misure molto piccole, che vanno per forza di cose lanciati con una canna da spinning. Io nello specifico utilizzo con successo la nuova St.Croix della serie Legend Tournament Bass spinning TBS68MLF, che presenta una bella azione fast ma in grado di gestire pesi ridotti e con una buona schiena per forzare quel minimo che basta le nostre catture. La abbineremo ad un mulinello taglia 2506 (Daiwa) o 2500 (Shimano) caricato con un buon fluorocarbon da 6 lbs.
Al nostro microjig potremmo applicare un piccolo trailer, ad esempio un piccolo grub, un worm, uno stickbait dritto o un piccolo shad, oppure lasciarlo così com'è.

Una panoramica sulle canne St.Croix delle serie Legend Bass
adatte alla pesca in laghetto

Ora che abbiamo visto nello specifico l'esca e l'attrezzatura idonea parliamo un pò di tecnica e vediamo come usarlo e perchè.
Un classico utilizzo è nel sottosponda, quando ci troviamo in presenza di trote ferme. Soprattutto le Trote fario o i Salmerini sono i "clienti" più affezionati a questo tipo di esca. Cerchiamo di lanciare verso il pesce e recuperiamo l'esca a colpetti facendola vibrare a contatto col fondo. Per questo tipo di recupero sono molto efficaci trailer con appendici come Reins Tiny Hog oppure piccoli grub come Damiki A-Grub

Enrico Zancanaro mostra soddisfatto un grosso Salmerino
catturato con l'ausilio di un microjig Tiemco PDL Mini Rubber
Un'altra situazione in cui il microjig diventa micidiale è quando abbiamo le trote sospese a mezz'acqua. Lanciando verso il pesce o dove reputiamo esso possa stazionare e lasciamo affondare l'esca. Una volta raggiunta la profondità desiderata, iniziamo un recupero a saliscendi e alterniamolo a delle piccole pause. Durante la caduta il gonnellino del nostro microjig si aprirà e chiuderà emettendo molte vibrazioni, se abbiamo aggiunto anche un trailer come Reins Rockvibe Saturn 2.5" o Reins Rockvibe Shad 2" aumenteremo ancora di più il movimento e accentueremo le vibrazioni.

Questa grossa Trota iridea ha aggredito con molta veemenza il piccolo
microjig, che vediamo appena uscire dalla bocca


Come sempre, anche se ci troviamo di fronte a pesci di allevamento, e quindi considerati da alcuni "meno nobili" o etichettati col nomignolo di "trote pollo", un vero pescatore che possa definirsi tale, tratte anche queste catture col massimo rispetto, liberandole con le dovute cure del caso

Una stupenda Trota fario sta per essere liberata nel suo ambiente
Ringrazio per le foto Enrico Malfatto e Enrico Zancanaro.

Stay tuned!!!!
Andrea Fusignani.

Nessun commento:

Posta un commento